E-waste: un occhio al pianeta

Quale migliore occasione per ricordare come possiamo ridurre il nostro impatto ambientale in ambito tecnologico?

Come si dice sempre è con i piccoli gesti che possiamo fare la differenza e cercare di rendere le nostre abitudini più sostenibili.

Ecco quindi come dare un piccolo ma importante contributo per la salvaguardia dell’ambiente.

Oggi si celebra la Giornata della Terra 2022.

Quale migliore occasione per ricordare come possiamo ridurre il nostro impatto ambientale in ambito tecnologico?

Come si dice sempre è con i piccoli gesti che possiamo fare la differenza e cercare di rendere le nostre abitudini più sostenibili.

Di seguito, quindi, vi mostro come dare un piccolo ma importante contributo per la salvaguardia dell’ambiente.

I rifiuti elettrici ed elettronici sono un problema

“Ogni anno il mondo produce più di 40 milioni di tonnellate di rifiuti elettrici ed elettronici (conosciuto anche come electronic waste). Una sterminata montagna di frigoriferi, computer, televisori, telefoni, condizionatori d’aria, lampade, forni, tostapane e altri dispositivi elettrici ed elettronici. L’equivalente del peso di sette piramidi di Cheope.” (https://www.internazionale.it/webdoc/ewaste-republic/)

Solo in Italia si calcola che ogni anno vengano generati circa 18 kg a persona di e-waste.

E purtroppo, molto spesso, questi rifiuti non vengono smaltiti e riciclati nel modo corretto.

In molti casi finiscono nelle discariche a cielo aperto dei paesi in via di sviluppo, soprattutto in Africa, causando disastri ambientali e umanitari.

Ma ci sono sostanzialmente due soluzioni che possiamo adottare per ridurre il nostro impatto ambientale in questo ambito:

1.      Riciclare in maniera corretta i rifiuti

2.      Produrne di meno facendo durare più a lungo i nostri dispositivi.

Come riciclare i RAEE

Una buona economia circolare protegge l’ambiente e recupera parte del valore dei nostri dispositivi.

Perciò, anche solo smaltire correttamente i rifiuti elettronici è una doverosa abitudine.

In Italia tutti i piccoli e grandi elettrodomestici e i dispositivi elettronici e informatici, contenenti molti materiali e sostanze inquinanti, sono identificati per legge come RAEE (Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche).

I RAEE vanno appunto raccolti in un contenitore separato e portati nel centro di raccolta comunale (o isola ecologica).

A volte anche i negozi dei rivenditori raccolgono i dispositivi da gettare, per esempio Apple ha un programma di riciclo per cui si possono riportare indietro i vecchi prodotti nei punti vendita.

Come produrre meno rifiuti elettronici

Ma, se vogliamo, ancor più importante per cercare di limitare il problema e il nostro impatto ambientale è produrre meno rifiuti.

Come?

Non gettando via subito lo smartphone, il pc, il portatile ma cercando di sfruttarli il più a lungo possibile.

Ecco, quindi, alcuni consigli per far durare più a lungo i dispositivi:

1.      Semplice, ma vero, i prodotti economici si guastano prima. Perciò acquistare dispositivi validi, con buone caratteristiche, anche se a prezzo leggermente più elevato, ne garantisce una vita più lunga.

“Chi più spende, meno spende” recita il detto popolare.

2.      Quando le prestazioni di un dispositivo si riducono è possibile anche eseguire delle operazioni di ottimizzazione come liberarne la memoria e regolare alcune impostazioni. Oppure sostituire alcuni componenti con altri compatibili, nuovi e più performanti, come ad esempio cambiare il disco SSD.

3.      Infine, per poter allungare il ciclo di vita dei nostri device è molto importante sottoporli a un monitoraggio costante. In questo modo è possibile mantenerli in buona salute, protetti, aggiornati e accorgersi di eventuali problemi prima che sia troppo tardi.

Per questo io cerco sempre di consigliare e proporre prodotti di buona qualità, con caratteristiche che rispecchino le esigenze di utilizzo.

E non in tutti i casi suggerisco di cambiare dispositivo. A volte è sufficiente intervenire con una manutenzione o una sostituzione di un componente quando un alert del sistema di monitoraggio ci avverte che il device non sta lavorando come dovrebbe.

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